C'e' un oceano salato sotto Encelado: lo confermano NASA ed ESA
La NASA e l’ESA annunciano contemporaneamente il successo della missione di raccolta campioni su Encelado.
Quelli che vediamo nell’immagine sopra, infatti, sono geyser di acqua e ghiaccio che fuoriescono dalla superficie ghiacciata di Encelado, una luna di Saturno. Scoperti la prima volta nel 2005, destarono il sospetto, insieme ad altri indizi, che nel sottosuolo di Encelado non solo si celasse un oceano, ma che esso fosse addirittura composto di acqua salata. Fu così ideata una nuova missione per Cassini, in orbita tra le lune di Saturno già dal 2004: tuffarsi in uno di questi geyser, raccogliere campioni di materiale, e analizzarli alla ricerca di conferme sull’esistenza dell’oceano.
I getti di acqua e vapore provengono dai cosiddetti “graffi di tigre”, lunghe spaccature nella superficie ghiacciata di Encelado causate, probabilmente, dalle intensissime forze di marea esercitate dal vicino Saturno sulla piccola luna man mano che essa gli gira intorno:
La gravità e la combinazione dei movimenti di rotazione e rivoluzione causano la deformazione del satellite, e un conseguente riscaldamento del suo interno; tale calore è in grado di mantenere liquida l’acqua che invece, in superficie, a contatto col freddo del vuoto cosmico (Encelado non ha abbastanza gravità da trattenere una vera e propria atmosfera), e lontanissima dal calore del Sole, si congela, creando uno strato spesso chilometri.
L'estensione effettiva dell' "atmosfera" creata dai geyser è molto maggiore di quanto può sembrare da una normale fotografia, come invece si può vedere in una foto elaborata al computer (non ritoccata, ma solo alterando i colori):
Delle fontane di ghiaccio di Encelado si è già parlato ampiamente in queste pagine:
http://technews.it/NNYBC
http://technews.it/BKebF
Abbiamo anche parlato di uno strano sito in cui si afferma che nel materiale eruttato dai geyser sarebbe stata rilevata vita:
http://technews.it/QEUfT
Al momento si tratta però di una notizia non confermata, al contrario di questa, appena pubblicata dalla NASA e dall’ESA su Nature:
http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2011-190&cid=release_2011-190&msource=11190
http://www.esa.int/esaCP/SEMSZ2037PG_index_0.html
Da notare che anche su Europa (nella foto), satellite di Giove, è presente una luna ghiacciata sulla cui superficie sono visibili “graffi di tigre”, ma al momento non sono presenti nella zona sonde che possano verificare la presenza di geyser analoghi a quelli di Encelado, né tantomeno di analizzarne la composizione: la prossima missione per Giove, battezzata JUNO (JUPITER Uranus Neptun and Outer planets) partirà nel’agosto di quest’anno, ed è compartecipata dall’Agenzia Spaziale Italiana.
Pagina ufficiale: http://juno.wisc.edu/
In questa interessante pagina in italiano la descrizione dello strano modo in cui furono scoperti per la prima volta i geyser, inizialmente visti come una misteriosa “atomsfera intermittente”:
http://www.spaziodi.it/magazine/n0205/vd.asp?id=338