Fukushima: confermata la fusione delle barre di combustibile anche nei reattori 2 e 3
Lo immaginavano in molti ma adesso c'è anche la conferma ufficiale fornita dalla TEPCO (Tokyo Electric Power Company): dopo la fusione occorsa alle barre di combustibile del reattore 1 ora la società che gestisce l'impianto nucleare di Fukushima Daiichi ha riconosciuto, in una conferenza stampa tenutasi martedì scorso, che anche i reattori 2 e 3 hanno subito la stessa sorte.
I funzionari della TEPCO hanno sostenuto nel corso della loro relazione che i danni alle barre di combustibile del secondo reattore sono cominciati tre giorni dopo il terremoto, il 14 marzo, con la fusione di gran parte delle barre di combustibile successivamente cadute sul fondo del recipiente in pressione che le contiene; la stessa dinamica si sarebbe presentata addirittura nel pomeriggio del giorno 13, al reattore numero 3.
Intanto, mentre i tecnici stanno ancora lavorando nel tentativo di portare la centrale sotto controllo tappando le falle che hanno causato le fuoriuscite radioattive, a due mesi abbondanti dal sisma-tusnami di Sendai la TEPCO ha visto le sue azioni crollare dell'80% ed ha dovuto chiedere soccorso al governo giapponese per fronteggiare una crisi aziendale dai connotati sempre più gravi.
Potrà il governo di Naoto Kan venirle in soccorso? Potrà farlo nonostante le passività per le compensazioni che già dovrà sborsare (si parla di 100 miliardi di dollari!) e nonostante il paese del Sol Levante avesse già prima dell'11 marzo il debito pubblico più alto del mondo? Ne dubitiamo...