Nissan: ricarica completa delle batterie in 10 minuti
Tra i tanti problemi che finora hanno maggiormente impedito alle auto elettriche di giocarsela alla pari con quelle equipaggiate con i tradizionali motori a combustione interna ci sono la scarsa autonomia, le basse prestazioni e la questione della ricarica delle batterie.
Negli ultimi anni i costruttori di auto hanno intrapreso con maggiore decisione la strada dei motori elettrici, spesso associandoli ai tradizionali motori a scoppio nelle così dette vetture "ibride" (appellativo che designa però anche alimentazioni benzina/gasolio o benzina/metano) e più raramente proponendo auto completamente elettriche.
In particolare le aziende giapponese paiono essere quelle che più si stanno cimentando nella ricerca di nuove soluzioni possibili, dalla pionieristica Toyota, alla Honda fino alla Nissan; proprio quest'ultima ha annunciato di aver cominciato a sperimetare una nuova tecnologia che sarebbe in grado di tagliare il tempo di una ricarica completa delle batterie da otto ore a dieci minuti.
Non si tratta ancora dei pochi minuti necessari per un pieno, ma ci siamo quasi ed è evidente che un passo del genere avrebbe ripercussioni enormi sul futuro sviluppo delle auto elettriche, già apprezzate per l'inquinamento zero e per la silenziosità, ma tacciate appunto di essere poco "spendibili", ad esempio in un lungo viaggio, vuoi per la bassa autonomia vuoi per i lunghi tempi di ricarica.
I ricercatori dell'Università del Kansai che stanno lavorando a questa ricerca in collaborazione con gli ingegneri Nissan sostengono che la svolta deriverebbe dalla sostituzione dell'elettrodo di carbonio che si utilizza all'interno dei condensatori con un elettrodo di ossido di tungsteno e ossido di vanadio.
Il rovescio della medaglia starebbe nei tempi necessari per il perfezionamento e la commercializzazione di questa nuova tecnologia: cautamente ma realisticamente dal Giappone fanno sapere che dieci anni è un'orizzone verosimile.
Insomma, tempi non così brevi, ma il dado è tratto. Auspicando passi avanti anche sul piano della costruzione di una rete infrastrutturale pensata per i veicoli elettrici (dieci minuti per la ricarica servono a poco se non si ha un "distributore", una "stazione di ricarica" ad hoc, per quanto ci siano progetti anche in tal senso), stiamo a vedere cosa succederà e come si muoveranno i vari giocatori in questa partita della mobilità del futuro.