Microsfere a idrogeno al posto di un pieno di benzina

Una nuova tecnologia per stoccare l'idrogeno in grandi quantità potrebbe costituire una vera svolta epocale nell'industria automobilistica, rendendo l'auto a idrogeno finalmente realizzabile.
Anche se veicoli a idrogeno esistono già, infatti, sono molto poco funzionali, perchè l'idrogeno deve essere immagazzinato ad altissima pressione o a bassissima temperatura, per poter raggiungere una quantità sufficiente ad avere abbastanza autonomia, quindi con grandi rischi per la sicurezza o con grande dispendio energetico.
Il nuovo metodo ideato dalla Cella Energy Ltd. del Rutherford Appleton Laboratory, nel Regno Unito, non si basa invece su aumento di pressione e diminuzione di temepratura, ma su una reazione di catalisi che fa "attaccare" l'idrogeno a nanosfere o nanofibre di un materiale particolare.
Come si vede nello schema sopra, il serbatoio dell'auto conterrebbe queste sfere, "caricate" con idrogeno; all'occorrenza, l'idrogeno verrebbe separato dalle sfere e inviato al motore, mentre le sfere "vuote" verrebbero immagazzinate in un serbatoio secondario.
Al momento del rifornimento, le sfere esauste verrebbero espulse dall'auto e raccolte dalla stazione di servizio, che le "ricaricherebbe" per usi successivi, rifornendo al contempo il veicolo con sfere già cariche. Il rifornimento sarebbe quindi rapido come un normale riferimento di benzina o gasolio, ma il carburante utilizzato produrrebbe come scarto solo acqua anzichè anidride carbonica e altri inquinanti.
L'autonomia possibile per un veicolo potrebbe con questo sistema superare i 500 km.
L'industria chimica Thomas Swan and Co si è mostrata interessata al progetto, e la Cella Energy conta di effettuare le pime prove su strada nel 2011 e di poter commercializzare la tecnologia entro 5 anni.
La produzione di idrogeno, se realizzata tramite elettricità prodotta da fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico), avrebbe impatto zero sull'ambiente.
Link: veicoli a idrogeno - funzionamento
http://www.physorg.com/news/2011-01-hydrogen-storage-material-added-fuel.html
AGGIORNAMENTO 8 febbraio 2011:
sembra che il materiale usato sia borano di ammoniaca (borazano-H3NBH3) circondato dai polimeri di tipo idruro (hydride) e polistirene (polystyrene) , e che il prodotto si chiamerà "New oil" oppure "Oil 2.0" (con "oil" in inglese si intende il petrolio). La tecnica per realizzare questo prodotto sarebbe basata sull'elettrospinning coassiale.
La scoperta della possibilità di utilizzare il borano di ammoniaca risalirebbe al 2009, ma solo ora si sarebbe trovato un modo energeticaemente non troppo dispendioso per "ricaricare" le microsfere.
http://www.hydrogencarsnow.com/blog...oaxial-electrospinning-to-create-low-cost-h2/