E’ morto Dennis Ritchie, uno dei padri della tecnologia moderna
Girare un filmato in HD con un oggettino che sta in una tasca.
Comunicare con milioni di persone nel mondo a un click del mouse.
Usare un pezzo di plastica grande quanto un’unghia per contenere i libri di una biblioteca intera.
Farsi dire la strada di casa da uno “strano oggetto elettronico parlante”.
Niente di tutto questo, nè migliaia di altre cose, sarebbero forse oggi possibili se non fosse stato per lui; eppure praticamente nessuno sa chi era. Invece tutti conoscono il nome di una persona… che non ha inventato niente, ma ha convinto tutti di aerl ofatto.
Se c’e’ qualcuno che tutti dovrebbero ringraziare oggi, dai tecno-maniaci alla massaia che usa il cellulare per chiamare il nipote, non è certo il genio del marketing Steve Jobs, che ha fatto della tecnologia un fenomeno social, ma uno dei tre geni dell’informatica che la tecnologia moderna la resero possibile, quando ancora l’informatica quasi non esisteva, inventando il Linguaggio C: Brian Kernighan, Ken Thompson e Dennis MacAlistair Ritchie.
Cos’è il linguaggio C?
E’ semplicemente lo strumento che permette ai programmi per computer di esistere. Ai programmi per computer, per cellulari, per decoder TV, per lavatrici, e per qualunque oggetto dotato di un microprocessore, o cervello elettronico.
D’accordo, forse non è letteralmente così, esistono decine di altri linguaggi di programmazione, ma il C è forse uno dei più diffusi, e sicuramente uno dei più famosi tra i programmatori; inventato nel 1972, ancora oggi sopravvive nei moderni C++ e C#, grazie alla sua versatilità e alla sua potenza, e milioni, forse miliardi di righe di codice sono state scritte in questi quasi 40 anni, per fornire a milioni di persone le comodità della tecnologia, senza che esse neanche sapessero cos’è un linguaggio di programmazione, cos’è il Linguaggio C, e chi era Dennis MacAlistair Ritchie.
La frase con sui “dmr” salutò il Mondo col suo primo programma in C, “Hello World!”, resterà per sempre nel bagaglio culturale di tutti i programmatori, anche di quelli che neanche sanno chi, quando e perché la usò.
Adesso il Mondo Informatico saluta Dennis con un “Bye, dmr!”