Sulle tracce dell'alieno
Inizia ufficialmente la caccia all'alieno!
Rilevati segnali di origine non naturale provenienti apparentemente dai candidati pianeti appena scoperti da Keplero.
E' vero che il progetto SETI esiste da 50 anni e cerca, da allora, di individuare segnali radio alieni provenienti dallo spazio; ma finora si è sempre affidato al caso, puntando le sue antenne qua e là, assolutamente a casaccio, sperando di ricevere "qualcosa" di imprecisato da un punto imprecisato dallo spazio, sperando che fosse un segnale proveniente da civiltà aliene.
Il 2 febbraio 2011 c'è stata una svolta storica: ora il SETI sa dove puntare le sue antenne: sui "probabili pianeti in zona abitabile" scoperti dalla sonda Keplero, e i cui dati sono stati appunto pubblicati il 2 febbraio.
I membri del progetto SETI hanno già iniziato ad ascoltare eventuali segnali provenienti dai 54 pianeti scoperti, addirittura prima ancora che i dati di Kepler venissero resi disponibili al pubblico.
Questi i risultati al momento:
The SETI Institute is directly involved with the Kepler project and as such was able to get a list of the 54 KOIs appearing in habitable zone orbits earlier than the general public, and we have been doing regular observations of 50 stars for the last few weeks. From the summary of results: out of 126,530 potential signals detected, those were whittled down quickly to 5 pulsed candidates, which were then further refined down to 2. Narrow band, pulsing emissions are surmised to be a hallmark of intelligent life and are not produced by natural phenomena, as pulsars produce wide band emissions. Repeated observations of those 2 stars did not show a repeat of the signals, leaving us with a tantalizing possible detection that is more likely to have been some Earth-local radio interference (either from the ground or satellites orbiting the Earth).Rapporto completo: http://shrewdraven.org/webfm_send/126
Sono stati cioè effettivamente rilevati segnali di origine non naturale, ma dal momento che essi non si sono ripetuti, si ritiene che fossero interferenze provenienti dalla Terra o da qualche satellite. Un po' come il famosissimo "segnale WOW!", mostrato nell'immagine di apertura: rilevato dal Dottor Jerry R. Ehman il 15 agosto 1977 proprio lavorando al progetto SETI, risaltava così profondamente sul noiosissimo rumore di fondo ricevuto dai radiotelescopi, che il suo scopritore lo contrassegnò ed evidneziò con la scritta "WOW!".
Furono fatti numerosi tentativi successivi di ascoltare segnali provenienti dalla stessa posizione nel cielo, ma senza successo, il segnale non si ripetè mai. E se un segnale non si ripete un numero di volte sufficiente a darci il tempo di capire in che modo sintonizzarci precisamente su di esso e registrarlo, non possiamo analizzarlo e capire se è davvero un segnale alieno o meno.
In altre parole, allora come adesso una civiltà aliena potrebbe aver inviato un messaggio di saluto a casaccio nello spazio, e aver "colpito" proprio noi (con centinaia di milioni di pianeti abitabili teoricamente esistenti nella galassia, non è così improbabile), senza più ripetere il messaggio... e noi non possiamo saperlo.
Se ritenete improbabile che una civiltà aliena ci invii un messaggio "una tantum", forse è perchè non conoscete il (criticato) progetto METI - Messaging Extraterrestrial Intelligence:
http://it.wikipedia.org/wiki/METI
http://en.wikipedia.org/wiki/Active_SETI
Per non parlare del famoso messaggio di Arecibo, inviato una sola volta:
Trasmesso a 10 bit al secondo, durò circa 3 minuti (fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Arecibo_message )