JAXA e Nikko Seimo per una rete contro i rifiuti spaziali

L'agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha annunciato una collaborazione con la Nikko Seimo, società centenaria attiva nel settore della pesca, allo scopo di affrontare il crescente problema dei detriti spaziali in orbita intorno alla Terra attraverso un approccio fantasioso ma interessante.
Si prevede la realizzazione di una rete metallica composta da una maglia fatta di tre sottilissimi fili intrecciati (ognuno di circa 1 mm.) che verrebbe portata nello spazio da un satellite, dispiegata per diversi chilometri nello spazio e poi staccata dal satellite stesso e lasciata in orbita a raccogliere rifiuti;
nel suo viaggio, mentre accoglierà tra le sue maglie la spazzatura spaziale, la rete si caricherà elettricamente e potrà poi essere "ritirata" indietro verso la Terra dai campi magnetici, lasciando bruciare i residui raccolti (si spera...) una volta che questi entrassero nell'atmosfera terrestre .
Che sia una possibilità concreta piuttosto che una fantasia tutta giapponese lo comprova il duro lavoro iniziato più di sei anni fa sul progetto e, benchè la soluzione appaia semplice e al contempo ardita, è indubbio che il problema dei detriti spaziali intorno al nostro pianeta, allarmante e pericoloso per le conseguenze che una collisione con essi può avere per un satellite o per una navetta spaziale, necessiti di una soluzione; detriti che, lo ricordiamo, spesso sono piccolissimi, ma che talvolta, ad esempio se pensiamo ai satelliti abbandonati o agli stadi esauriti dei razzi, hanno dimensioni notevoli.
Curioso notare a latere che proprio sul tema dei detriti spaziali in Giappone ci sia stato anche un fumetto di Makoto Yukimura, "Planetes", poi adattato in cartone animato, che abbia avuto molto successo di pubblico e di critica e che abbia affontato con un certo realismo la questione.