Cervello, la chemioterapia causa problemi cognitivi ?
Uno studio condotto dai ricercatori della Stanford University School of Medicine pubblicato ieri negli Archives of Neurology ha rilevato una correlazione significativa tra il trattamento chemioterapico in donne affette da tumore primario al seno e la minore
(o mancata) attivazione di quella parte del cervello, corrispondente alla corteccia prefrontale, che gioca un ruolo fondamentale nella pianificazione, nell'adattamento e nella memoria.
La ricerca ha coinvolto un gruppo di sessantadue donne, venticinque con neoplasie della mammella sottoposte a trattamento chirurgico e chemioterapico, diciannove trattate solo chirurgicamente e dicitotto sane che fungevano da campione di controllo.
Attraverso la risonanza magnetica funzionale (fMRI) si sono confrontate le prestazioni dei tre gruppi nel risolvere un questionario che misurava la capacità di problem solving e si è evidenziato come la complessiva riduzione dell'attivazione della corteccia prefrontale (PFC) nelle donne colpite da tumore si enfatizzasse ulteriormente, quantitativamente rispetto all'area interessata e qualitativamente, in coloro che avevano subito una terapia chemioterapica.
Lo studio fornisce dunque la prova che il cancro primario al seno può causare lesioni misurabili del cervello e che nelle donne trattate con la chemioterapia possono verificarsi anomalie cerebrali e difficoltà cognitive maggiori.
Dice Shelli Kesler, assistente di psichiatria e scienze comportamentali alla School of Medicine nonché leader team della ricerca: