Pezzi di cometa di Halley bruciano rientrando nell’atmosfera terrestre
Non è la fine del mondo… ma soltanto un normale sciame di meteore.
Le cosiddette “stelle cadenti”, infatti, non hanno niente a che vedere con le stelle, se non il fatto di essere “puntini luminosi nel cielo notturno”; e poiché si muovono lasciando scie luminose nel cielo, sembrano appunto “stelle che si muovono”; in realtà, una “stella cadente” è grande quanto un chicco di riso, mentre una stella “vera” è larga alcuni milioni di chilometri: se quest'ultima appare così minuscola nel cielo, quindi, è solo perché è anche lontana molti miliardi di chilometri (un anno luce equivale a circa 10 miliardi di km, e la stella più vicina, Proxima Centauri, si trova a 4,28 anni luce di distanza).
Entrando nell’atmosfera terrestre ad una velocità di parecchie migliaia di km/h, questi “chicchi di riso” di roccia si “incendiano”, divenendo così visibili dalla superficie terrestre, benchè lontana alcune decine di chilometri dagli strati più alti dell’atmosfera.
Il prossimo 6 maggio si verificherà una pioggia di meteore particolare: non tanto per il numero di stelle cadenti che saranno visibili (in alcune piogge di meteore ne risultano visibili diverse decine ogni ora), quanto per l’origine delle meteore stesse: si tratta infatti di frammenti della nota cometa di Halley, che sono rimasti vaganti nello spazio l’ultima volta che la cometa è passata “da queste parti”; il 6 maggio la Terra attraverserà proprio la regione di spazio in cui si trovava la cometa di Halley anni fa, e il risultato è che alcuni frammenti della cometa potrebbero essere attratti dalla gravità terrestre, entrare in atmosfera, bruciare e “diventare stelle cadenti”.
Le “Aquaridi”, così sono state battezzate le stelle cadenti di questo sciame meteorico, saranno visibili nella costellazione dell’Acquario.
Purtroppo alle latitudini italiane l’osservazione di questa zona di cielo è piuttosto difficoltosa: la costellazione dell’Acquario, infatti, il 6 maggio sarà visibile solo intorno alle 3:00 del mattino, e molto bassa sull’orizzonte; la zona di cielo in cui cercarla è ad EST, sotto la costellazione del cigno: questa è molto facile da individuare nel cielo, perché ha la forma di un aquilone. Per individuare l’EST, invece, basta tener presente la rosa dei venti.
Da essa si evince che, guardando a SUD, l’EST si trova a sinistra; e trovare il sud, in città, è facile: basta guardare dove puntano le parabole satellitari, poiché la maggior parte sono puntate su HotBird, che si trova a 13° a Est di Greenwich, e poiché il centro-Italia si trova a 12° Est di Greenwich, per inquadrare un oggetto in orbita sull’equatore a 13° Est le parabole devono puntare all’incirca a SUD.
Di contro, però, fare osservazioni del cielo in città è molto difficile, a causa dell'inquinamento luminoso, e per di pià essendo l'Acquario, come detto, molto basso sull'orizzonte, sarà molto difficile riuscire a vederlo in città.
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