Neutrini superveloci, il test si ripete a Novembre
Gli scienziati del CERN e del Gran Sasso ci avevano provato. Sembrava che la velocità della luce fosse stata battuta dai neutrini e che di conseguenza la teoria della relatività di Einstein potesse essere messa in dubbio. Sembrava, ma così, evidentemente, non è stato.
Effettivamente la scoperta aveva lasciato basiti molti studiosi, e non, che avrebbero dovuto farsi una ragione dell'esistenza di questi neutrini superveloci, la cui rapidità nell'attraversare un percorso, secondo i ricercatori che avevano preso parte allo studio, era più breve di 60 nanosecondi di quella impiegata dalla luce.
Tuttavia questo dato è stato smentito da una buona parte della comunità scientifica, subito pronta nello spiegare l'insolito fenomeno attraverso situazioni già conosciute alla fisica o riccorrendo a dei presunti errori di esecuzione commessi dai ricercatori del CERN.
Per questo motivo è stato deciso di ripetere il test modificandone anche le modalità di attuazione: anzichè un singolo fascio di neutrini ne verranno inviati diversi in modo sequenziale, con intervalli di 500 miliardesimi di secondo tra l'uno e l'altro.
Il nuovo esperimento che avrà luogo nel mese di Novembre, è attesissimo dall'opinione pubblica, dagli scienziati che partecipano al progetto e dalla comunità scientifica internazionale.
E c'è già chi, come un professore di fisica dell'Univerrsità di Surrey, Jim Al-Khalili, è pronto a scommettere che "se l'esperimento dimostrasse la sua correttezza e la velocità dei neutrini fosse realmente più alta di quella della luce, sarei pronto a mangiarmi i boxer in diretta tv."