Aakash, il tablet indiano da 34 euro
Se in occidente assistiamo a scene di ordinaria follia per l'apertura di un Apple Store e non ci si fa problemi a mettere mano al portafogli (e magari ad indebitarsi...) per pagare profumatamente l'ultimissima novità del momento, i così detti paesi in via di sviluppo, quali la futura superpotenza indiana, scommettono sulla tecnologia a basso costo, accessibile al maggior numero di persone possibile e gratuitamente per gli studenti.
Ecco così che è nato DataWind Aakash ("cielo" in hindi), un tablet ultra economico da 34 euro (45 dollari, un prezzo invero già "aumentato" rispetto alle voci iniziali) basato su Android e che promette una discreta qualità consentendo lo svolgimento di tutte le operazioni più comuni, dalla navigazione internet alla visione di filmati in alta definizione, ad un prezzo financo inferiore a quello già ridotto della vicina concorrenza cinese.
Le caratteristiche tecniche prevedono 256 MB di RAM con 2 GB di memoria di massa, CPU da 366 MHz, il supporto per le microSD ed uno schermo da 7 pollici resistivo con risoluzione 800x480; è evidente quindi che il tutto è votato a massimizzare la funzionalità minimizzando i costi ed anche l'adozione della versione 2.2 Froyo di Android parla in tal senso, ma rimane il fatto che un dispositivo simile a tale prezzo, per quanto "datato", sia una bella scommessa, tanto più apprezzabile dal momento in cui il governo di Nuova Delhi ne ha predisposto la distribuzione gratuita nelle scuole a tutti gli studenti riconoscendo in esso uno strumento utile alla formazione.
Aakash supporta solamente la connettività WiFi, ma con l'aggiunta di poco più di dieci euro, si potrà acquistare il modello Ubislate, dotato di modulo Gprs e connettività gratuita.
Certo, la realtà indiana è ben diversa da quella europea o nord-americana, i redditi sono decisamente più bassi e ciò che può apparire poco ad un occidentale può invece rappresentare già una spesa importante per l'indiano medio, ma è evidente come anche in questo paese la penetrazione dei mobile device marci a ritmo sostenuto, anzi sia in costante crescita e ben lungi dalla saturazione del mercato che attanaglia l'occidente. Ai prezzi attuali si tratta di un paradiso per Android che può monopolizzare i paese emergenti che chiedono connettività e informatizzazione mobile, ma che non possono permettersi spese folli in iPad.