Batterie al gel di grafene si ricaricano in pochi secondi e durano per sempre
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Fogli di grafene monoatomici
Le meraviglie della chimica del carbonio, alla base di materiali come il grafene e i nanotubi, e le nuove scoperte ad essa correlate, sembrano essere inarrestabili.
La nuova scoperta viene da ricercatori della Monash University, i quali hanno osservato come gli strati monoatomici del grafene sarebbero in grado di accumulare grandi quantità di energia, se non fosse che, quando vengono a contatto tra loro, si trasformano in grafite, utile solo per le matite; hanno però anche scoperto che mantenendo separati gli strati tramite acqua, creando così un gel di grafene, il materiale mantiene le sue caratteristiche anche quando accumula l’energia che vi viene immessa.
I materiali alla base di questo gel, carbonio e acqua, sono notoriamente estremamente abbondanti ed economici, e poiché il metodo usato nell’esperimento è facilmente riproducibile su grande scala, non dovrebbe essere difficile allestire rapidamente degli impianti in grado di produrre batterie al gel di grafene.
Ma l’economicità dei materiali non sarebbe l’unico vantaggio di questa nuova tecnologia: un’altra proprietà estremamente interessante del composto è la grande rapidità con cui è in grado di assorbire energia, che permetterebbe addirittura di realizzare batterie che si ricaricano in pochi secondi, o al massimo minuti; confrontandole con le attuali batterie, che richiedono ore per ricaricarsi, sia che debbano alimentare un piccolo dispositivo mobile che un’auto elettrica il vantaggio sarebbe abissale; e anche determinante, in un settore, quello della mobilità elettrica, in cui i tempi di ricarica costituiscono un fattore critico nella diffusione dei mezzi elettrici: poter ricaricare un’auto elettrica in pochi minuti invece che in qualche ora potrebbe rappresentare il punto di svolta per innescare il passaggio in massa dalle auto a petrolio alle auto elettriche.
Se poi alle già citate capacità si aggiunge anche quella per cui il numero di cicli di ricarica di queste batterie sarebbe enormemente più grande anche delle batterie attuali più longeve, il cerchio si chiude: “Hanno un ciclo di vita pressoché infinito”, afferma infatti il Dr Dan Li, che ha guidato la ricerca.
http://green.blorge.com/2011/07/new-batteries-made-from-graphene-and-water-recharge-fast/