Scoperto il pianeta di Luke Skywalker: ha due soli, come Tatooine
Trentaquattro anni fa George Lucas immaginava una storia che si svolgeva "in una galassia lontana lontana"; laggù, tra le migliaia di sistemi extrasolari, si trovava quello di Tatooine, pianeta natale del protagonista della Saga, Luke Skywalker. Pianeta che si trovava in un sistema solare molto particolare, che offriva questo tipo di spettacolo al tramonto:
Tatooine si trovava infatti in orbita non a una, ma a due stelle, quindi nel suo cielo erano visibili due soli.
Fino ad ora la ricerca dei pianeti extrasolari si era concentrata sulle stelle singole, non potendosi sapere se anche le stelle "doppie" o "binarie" fossero in grado di sussistere in un sistema stabile dotato di pianeti; adesso che se ne ha invece la certezza, la ricerca potrà estendersi anche alle stelle binarie; stelle che finora erano invece viste non molto di buon occhio, in un certo senso, dai "cacciatori di pianeti", dal momento che proprio le stelle binarie sono uno dei più frequenti "falsi positivi" in questo tipo di ricerca; per individuare i pianeti extrasolari, infatti, si usa tra gli altri il metodo delle "eclissi", cioè si controlla costantemente la luminosità di una stella: se diminuisce, vuol dire che è passato "qualcosa" tra la stella e l'osservatore; in questo caso si parla di "possibile pianeta" o "candidato pianeta"; se però si scopre che non è un pianeta a eclissare la stella, ma un'altra stella, si ha un falso positivo.
Il fenomeno delle eclissi extrasolari come visto da Terra è ben illustrato in questa animazione, che mostra come varia la curva di luminosità al passaggio del pianeta: http://kepler.nasa.gov/multimedia/AnimationsandMore/animations/?ImageID=38
La scoperta di questo particolare sistema è stata possibile grazie all'altissima sensibilità dei sensori a bordo di Keplero, che ha permesso di discernere la presenza del pianeta all'interno della curva di luminosità, come illustrato in queste figure:
Nella prima si vede come appare una normale stella binaria; nella seconda si vede come appare invece un pianeta in un sistema binario: le righe più lunghe indicano le eclissi tra le due stelle (manca una linea a causa di un errore nei dati ricevuti da Keplero), mentre quelle più corte, al limite del rumore di fondo, mostrano le eclissi del pianeta sulle due stelle.
Un'ultima immagine illustra pittoricamente come è strutturato il sitema, mettendo a confronto le dimensioni delle due stelle con quella del nostro sole:
Da notare che, a causa della similutidine tra le masse delle due stelle, non si ha una che ruota intorno all'altra, ma entrambe ruotano intorno al baricentro del sistema da esse formato (cosa che in realtà accade anche per i pianeti del nostro Sistema Solare, ma è molto meno evidente essendo i pianeti enormemente più piccoli del Sole):
Unico lato poco entusiasmante della scoperta è che il pianeta scoperto non è di tipo roccioso come l'immaginario Tatooine, ma piuttosto un gigante gassoso tipo Giove. Ma nulla vieta che da qualche parte, "lontano lonano", esista effettivamente un pianeta roccioso in orbita intorno a due stelle, proprio come Tatooine: è una questione di probabilità... e nell'universo ci sono 10.000. 000.000.000. 000.000.000 stelle all'incirca...