iPhone registra gli spostamenti, è violazione di privacy?
Una notizia pubblicata nelle ultime ore potrebbe non fare particolare piacere ai possessori dei prodotti Apple: iPhone e iPad con sistema operativo da iOS 4 in poi tengono infatti traccia di tutti gli spostamenti dell’utente tramite il GPS, mettendo quindi a rischio la privacy dello stesso.
Sono stati due informatici britannici, Pete Warden e Alasdair Allan, a scoprire la poco piacevole particolarità che Apple non menziona esplicitamente se non in una riga del lunghissimo contratto d’utilizzo di iTunes lungo sedicimila parole.
Gli spostamenti raccolti dai device servirebbero infatti, come spesso accade, per raccogliere informazioni in forma anonima così da fornire la migliore offerta di servizi e prodotti basati sulla geolocalizzazione; i dati, però, non dovrebbero in teoria rimanere in memoria se non il tempo necessario, e questa problematica è stata bollata da Apple come svista degli sviluppatori, un bug per intenderci.
I dati relativi agli spostamenti vengono memorizzati nello specifico file consolidated.db, e i due summenzionati esperti informatici hanno realizzato un’applicazione, iPhone Tracker, in grado di renderli visibili.