Fumo di sigaretta: meno rischi per la salute con filtri al biossido di titanio?

Uno studio cinese, condotto dal professor Mingdeng Wei dell'Università di Fuzhou e da ricercatori della Fujian Tobacco Industrial Corporation, ha rivelato che l'uso di nanomateriali derivanti dal biossido di titanio (TiO2) porterebbe significativi vantaggi nella riduzione dei prodotti chimici nocivi frutto della combustione di sigarette.
Finora nella fabbricazione dei filtri delle sigarette si è utilizzato l'acetato di cellulosa, un composto che ferma meccanicamente solo una piccola quantità della nicotina, del catrame e degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) che costituiscono, insieme al monossido di carbonio, sostanze chimiche prodotte dalla combustione estremamente dannose per l'organismo umano.
Già in passato la ricerca si era impegnata per aggiungere ai filtri di sigaretta dei nanomateriali che ne migliorassero l'efficacia: nanotubi di carbonio o in silicio mesoporoso sono stati ad esempio testati con discreto successo ma scontano un elevato costo e non diminuiscono i rischi per la salute.
L'uso di nanotubi al biossido di titanio, composto già utilizzato in cosmetica per le creme solari o financo come additivo alimentare (invero senza prove circa la sua innocuità), riuscirebbe invece a soddisfare una maggiore efficacia dei filtri stessi coniugandola con un pericolo decisamente inferiore per la salute ed un costo di produzione decisamente sostenibile.
Nelle speranze di Wei e dei suoi colleghi il proseguimento della ricerca mira anche alla possibilità di impiegare in un futuro le proprietà del biossido di titanio pure per altre applicazioni che richiedano il filtraggio dell'aria: dai sistemi di purificazione alle maschere anti gas.