I misteri del lago sotto il polo sud dovranno aspettare ancora

Al polo sud, nascosto sotto chilometri e chilometri di ghiaccio accumulatosi nel corso di milioni e milioni di anni, c'e' qualcosa di misterioso: a dispetto delle temperature esageratamente basse in superficie, in profondità, grazie al calore geotermico prodotto dal sottosuolo, non c'è ghiaccio, ma acqua liquida: un enorme lago, con una superficie pari a oltre 15.000 chilometri quadrati.
E' il lago Vostok, un "lago preistorico", teoricamente rimasto isolato dall'atomsfera terrestre per molti milioni di anni.
Per fare un confronto, il Lago di Garda, il più grande lago italiano, ha una superficie di 370 chilometri quadrati; il Lazio intero ha una superficie di 17.000 chilometri quadrati.
Il fatto che il lago si trovi nella totale oscurità sotto chilometri di ghiaccio non vuol dire necessariamente che sia sterile e morto: anche se non ha probabilmente mai visto la luce e il calore del sole, grazie al calore del sottosuolo potrebbe comunque essere stato in grado (e forse esserlo tutt'ora) di ospitare forme di vita. Di che tipo, forma e dimensioni, è impossibile saperlo. Ma si sa per certo che persino nelle profondità oceaniche, in assenza di luce e a pressioni impressionati, esiste la vita, in prossimità di coni vulcanici sottomarini, che forniscono l'energia necessaria.
Il fatto ancora più interessante è che probabilmente laghi simili, ma enormemente più grandi, esistono anche su Europa, una luna di Giove, e su Encelado, una luna di Saturno; addirittura è stato recentemente scoperto che sotto la crosta ghiacciata di Encelado non solo esiste un enorme oceano di acqua liquida, me che si tratta di un oceano salato e addirittura "frizzante", tanto che i gas in esso contenuti spesso trovano la strada atteaverso il ghiaccio fino alla superficie, dove eruttano in spettacolari geyser.
Per questo motivo biologi e esobiologi di tutto il mondo sono ansiosi di esplorare le acque del lago Vostok; le perforazioni per raggiungere il lago sono in corso da anni; nel 1998 ci fu una prima interruzione, nel timore che raggiungere il lago ne avrebbe provocato la contaminazione con forme di vita esterne, rendendo cosi' impossibile sapere se ne esistessero già all'interno. Sei anni dopo, nel 2004, furono riprese le trivellazioni, con tecniche più sofisticate volte a salvaguardare l'eventuale ecosistema presente nel lago. Negli anni successivi gli scavi si sono interrotti e sono ripresi più volte. L'ultima volta si erano fermati nel 2010, a soli 100 metri di distanza dal lago, per riprendere solo nel gennaio 2011, ma ora sono di nuovo giunti a una battura d'arresto: il freddo estremo in superficie rende impossibile il volo degli aerei di supporto. Si dovrà aspettare l'inizio dell'estate antartica, a dicembre 2011, per riprendere gli scavi. Nel frattempo i ricercatori hanno deciso di riempire il buco di kerosene e antigelo per evitare che si richiuda durante i prossimi mesi.
Fonte:
http://news.discovery.com/earth/lake-vostok-antarctica-environment-110209.html
Approfondimenti:
http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/la-superficie-del-lago-vostok-a-portata-di-mano/
http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/nuovi-studi-sul-lago-antartico-vostok/