Quattordici pianeti abitabili, tutti da tenere sotto controllo
Da quando la sonda Keplero, nel febbraio scorso, ha iniziato a snocciolare nuovi risultati nel campo dell’avvistamento di pianeti extrasolari, gli annunci di nuove scoperte si sono susseguiti e accumulati: pianeti enormi e minuscoli, bollenti e gelati, completamente neri, o fatti interamente di diamante. Affascinanti e intriganti… ma inutili,perché cerca ostinatamente di dimostrare che c’è vita nell’universo anche al di fuori della Terra: per queste persone, gli unici pianeti importanti sono quelli che si trovano nella cosiddetta zona abitabile, ossia quella regione dello spazio circostante ad una stella, all’interno del quale un pianeta può avere le temperature adatte a permettere l’esistenza di acqua liquida, al momento condizione ritenuta imprescindibile per l’esistenza e lo sviluppo della vita.
Ma non è sufficiente che un pianeta si trovi nella zona abitabile: deve anche restarci, per un tempo abbastanza lungo da permettere alla vita, oltre che di nascere, di evolversi: a nessuno interessa scoprire che su un pianeta a 7'000 anni luce da noi vivono e prosperano vermi lunghi 7 millimetri! Almeno, a nessuno fuori dagli ambiti scientifici!
Perché un pianeta permanga in zona abitabile, è necessario che la sua intera orbita, o parte di essa, si trovi al suo interno.
E’ questo uno dei parametri fondamentali dell’archivio su cui si basa il neonato sito Habitable Zone Gallery: in esso sono infatti riuniti tutti i pianeti che, almeno per una percentuale della loro orbita intorno alla loro stella, entrano nella zona abitabile.
E’ sufficiente visualizzare l’archivio in forma di tabella, e ordinarlo in base alla colonna tHZ(%), per vedere con un colpo d’occhio quanti e quali sono i pianeti attualmente noti che si trovano permanentemente (100% dell’orbita) in zona abitabile, e sono al momento 14.
Altri dati interessanti mostrati nella tabella sono:
Teffa: Periastron, hot-dayside – temperatura di giorno alla minima distanza dalla stella
Teffb: Periastron, well-mixed – temperatura alla minima distanza dalla stella considerando un’atmosfera uniforme
Teffc: Apastron, hot-dayside– temperatura di giorno alla massima distanza dalla stella
Teffd: Apastron, well-mixed– temperatura alla massima distanza dalla stella considerando un’atmosfera uniforme
Ad esempio, il pianeta HD10180g, di cui parlarono i giornali tempo fa, è molto interessante: si trova infatti costantemente in zona abitabile, e la sua temperatura oscilla tra -27°C e +20°C e un anno che dura 600 giorni terrestri. Sfortunatamente, ha la massa di 21 terre, quindi probabilmente sulla sua superficie un uomo peserebbe una tonnellata e mezzo.
Dobbiamo cercare ancora.