Nanotubi di carbonio e api per rilevare gli esplosivi
Scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno ideato un meccanismo di individuazione degli esplosivi che permette di individuare persino singole molecole di esplosivo.
Il gruppo di ricercatori del MIT ha rivestito l'interno di nanotubi di carbonio con bombolitina, una proteina che si trova nel veleno delle api.
I nanotubi di carbonio sono di per sè fluorescenti, cioè reagiscono emettendo luce a frequenza diversa da quella con cui vengono irradiati, e si è scoperto che la lunghezza d'onda della luce emessa cambia se la bombolitina in essi contenuta viena a contatto con molecole di esplosivo disperse nell'aria.
Questa variazione di lunghezza d'onda non è percepibile dall'occhio umano, ma può essere facilmente rilevata con un apposito microscopio.
La scoperta comporterà grandi passi avanti nella ricerca di esplosivi agli imbarchi degli aeroporti.
Il nuovo sensore sarà migliore di quelli attuali per vari motivi: funziona a pressione e temperatura ambiente, e basandosi sulla frequenza della luce emessa anzichè sull'intensità non è influenzato dalla luce ambientale.