Google, la Cina sabota Gmail
C’è di nuovo aria di tempesta tra Google e Cina: il colosso di Mountain View ha infatti accusato direttamente il governo per un presunto malfunzionamento del servizio di posta elettronica Gmail sperimentato dagli utenti cinesi nelle scorse settimane.
Sebbene i navigatori siano in grado di accedere al proprio account, non sono poi abilitati a effettuare alcuna operazione, come inviare e-mail o visionare la rubrica degli indirizzi: secondo Google si tratterebbe proprio di un blocco provocato in maniera tale da apparire come un bug interno, quando in verità non lo è.
Triste a dirsi, sembra non essere pienamente funzionante neppure il servizio Person Finder, attivato da Google nei giorni scorsi affinché fossero facilitate le operazioni di recupero di persone disperse a seguito del terremoto in Giappone dell’11 marzo.
Non è la prima volta che la Cina mette i bastoni fra le ruote all’azienda statunitense: già lo scorso anno il popolare motore di ricerca era stato oscurato e censurato, salvo poi tornare operativo qualche tempo dopo.